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Grande Giove! Far scoccare la scintilla dell’ispirazione


In Ritorno al futuro il professor Brown racconta a Marty McFly che l’idea per il flusso canalizzatore, la tecnologia che serve per viaggiare nel tempo installata sulla DeLorian, gli è venuta dopo aver preso una testata contro il lavandino, mentre cercava di appendere un orologio in bagno, sopra il water.

Ho escluso come metodo il picchiare la testa contro gli spigoli di casa per farmi venire una buona idea, dato che sarebbe un po’ troppo brutale, ma, con l’esperienza, ho sviluppato delle tecniche per superare il blocco del foglio bianco di cui parlavo nello scorso articolo, ed è arrivato il momento di condividerle!

Se vi siete persi lo scorso articolo lo ritrovate qui: https://www.luciaregazzoli.com/post/ispirazione-che-cosa-ci-blocca

Prima di continuare la lettura, però vi avviso: queste non sono strategie magiche che vi permetteranno di scrivere la prossima Divina Commedia. Ho deciso di condividere quelle tecniche che sono utili per me e che penso possano aiutare anche voi, ma per sapere se sono adatte alla vostra creatività o dovrete sperimentarle e vedere come va.

Dato che il fumetto si compone di due parti, scrittura e disegno, ho diviso le tecniche a seconda della fase in cui le utilizzo.


Scrittura

Il flusso di coscienza

Questa tecnica viene utilizzata anche per altri tipi di scrittura, tanto che l’ho trovata quasi identica su un libro per il copywriting.

Come funziona: si apre il quaderno, o il pc, e, invece che dare ascolto alla voce del perfezionismo che vorrebbe scrivere una frase ad effetto come “È una verità universalmente riconosciuta che uno scapolo provvisto di un ingente patrimonio debba essere in cerca di moglie” (incipit di Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen), si cominciano a scrivere le idee che abbiamo in testa senza farsi alcun problema di tipo logico o grammaticale. L’importante è non smettere di scrivere.

Importante: la rilettura e la correzione arriverà solo alla fine del flusso di coscienza, qui siamo in una fase di brainstorming.

Io di solito trovo molto utile: ascoltare musica in tema con quello che sto scrivendo e utilizzare penna e carta perché mi aiuta a far uscire le idee.

Consiglio bonus: se fate fatica a restare concentrati potete mettere un timer entro il quale scrivere il flusso di coscienza. Anche solo dieci minuti fanno miracoli.


Ispirazioni da altre storie

Questa tecnica di scrittura in realtà ne racchiude due opposte tra loro.

Come funziona:

  • si prende una storia che ci piace molto e si modificano pian piano i vari elementi fino a ottenere una storia completamente diversa. Per esempio: Cosa succederebbe se… decidessimo di ambientare Brooklyn 99 nell’ufficio Auror di Harry Potter.

oppure

  • si prende una storia che non ci è piaciuta affatto o abbiamo trovato noiosa e la si modifica fino a ottenere una storia che ci sarebbe piaciuta. Per esempio: Far convertire Anakin Skywalker al lato oscuro con un percorso graduale nell’arco dei tre film, invece che fare solo vaghi cenni nel capitolo I e II e lasciare la sua caduta solo alla Vendetta dei Sith (che è quello che ha fatto la serie Clone Wars, se non l’avete vista vi consiglio di recuperarla perché ne vale la pena).

Importante: questa è una tecnica che può essere rischiosa perché la tentazione di copiare, soprattutto quando si tratta di storie che ci piacciono molto, è alta. Bisogna tenere bene a mente che lo scopo è scrivere una storia tutta nostra e non una copia scialba delle nostre storie preferite.

Io di solito trovo molto utile: fare questo esercizio per impratichirmi sia nello scomporre una storia nei suoi elementi narrativi di base (incipit, primo atto, secondo atto, ecc.) sia per vedere come evolvono i percorsi dei personaggi (o story arcs) nel corso della narrazione.

Consiglio bonus: si può anche decidere di non utilizzare tutti gli elementi della storia, ma solo alcuni da cui sviluppare un racconto nuovo. Per esempio: istitutrice che si innamora del suo datore di lavoro problematico (preso da Jane Eyre di Charlotte Brontë), ma sviluppandolo in un contesto steampunk.


Disegno

Ispirazione da immagini

Questa è una tecnica che per me funziona molto bene per la parte visuale e di character design.

Come funziona: si apre Pinterest o Google immagini, o strumenti simili, e si cercano immagini che assomigliano all’idea che abbiamo in testa fino a quando non arriviamo a un’immagine che ci soddisfi.

Importante: Pinterest in questo caso aiuta molto perché, quando seleziono un’immagine che mi convince, sotto mostra automaticamente delle immagini che ritiene simili e che, solitamente, mi permettono di esplorare l’idea fino a quando trovo quella che mi fa dire: “Era questo quello che cercavo dall’inizio”. Anche in questo caso attenzione: l’importante è ispirarsi e non copiare il lavoro degli altri!

Io di solito trovo molto utile: salvare tutte le immagini che trovo e che potrebbero essere utili in un secondo momento in una bacheca apposita in modo da averle sempre sottomano in ogni momento.

Consiglio bonus: quando non si sa bene da dove partire, per me è molto utile guardare fotografie che ritraggono persone appartenenti ad altre culture. Mi permette di cambiare sguardo e aprire la mente a possibilità molto lontane dalla mia abitudine, stimolando così la creatività.


Ispirazione dalla storia dell’arte

Questa tecnica sta alla base di uno dei laboratori di fumetto che tengo nelle scuole medie e funziona molto bene anche con i più giovani.

Come funziona: si sceglie un’opera d’arte famosa (o anche non troppo, ma che ci piace) e la si usa come punto di partenza per ideare il design di un personaggio.

Importante: come già per la tecnica precedente è importante non fermarsi alla semplice copia, ma sperimentare e modificare il personaggio fino a ottenere qualcosa di completamente nuovo.

Io di solito trovo molto utile: pormi delle domande sul personaggio, proprio come faccio quando ne si inventa uno da zero: Chi è? Che cosa sta facendo? Perché è lì? Quali sono i suoi desideri? E così via.

Consiglio bonus: potete fare la stessa cosa utilizzando le foto della vostra famiglia, le pubblicità che trovate sulle riviste e sui giornali o con le foto di persone famose.


Ispirazione dal passato

Quest’ultima tecnica vale sia per i disegni sia per le storie ed è quella che uso di più, per questo l’ho tenuta per ultima.

Come funziona: si prendono le proprie vecchie storie o i propri vecchi disegni e si rielaborano, sistemando le cose che non funzionano o le ingenuità dovute alla mancanza di esperienza.

Importante: non affezionatevi troppo alle prime versioni delle vostre storie o dei vostri disegni. La rielaborazione è una delle tecniche più utili per arrivare alla versione migliore della vostra storia o del vostro disegno.

Io di solito trovo molto utile: prendere storie o disegni vecchi di almeno 5 anni. Quelli più recenti di solito sono troppo vicini al mio stile attuale. Solitamente lavoro su idee che risalgono al periodo in cui frequentavo le medie o il liceo, che per me è stato molto fecondo dal punto di vista creativo.

Consiglio bonus: mescolate le carte! Provate a vedere cosa succede se trasformate una vecchia illustrazione in una storia e viceversa. A me è capitato spesso di trasformare illustrazioni in mini fumetti e l’ho trovato molto stimolante.

E voi? Avete delle tecniche che utilizzate spesso? Se avete voglia di scrivermele sarei molto curiosa di conoscerle e sperimentarle.

Io spero che queste che vi ho elencato possano aiutarvi a superare il panico da foglio bianco!

Intanto alla prossima,


Lucia


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